Il 21 aprile scorso Paolo Martano ci ha lasciati. L’ampiezza del cordoglio e l’eco che la notizia ha avuto dapprima mi ha meravigliato. Poi ho capito che non solo per me, ma per molti, se non per tutti, quelli che l’hanno conosciuto, Paolo è stato una persona veramente speciale.
Ha vissuto la sua vita intensamente, impegnandosi in tutto ciò che faceva senza limiti di spazio e di tempo. La sua correttezza e integrità morale erano assolute, e la sua disponibilità e generosità verso gli altri, dimostrata in numerosissime occasioni, non poteva passare inosservata a chi gli stava vicino.
Sembrava avere sempre una marcia in più in ciò che faceva, ed io, che ho condiviso con lui tantissimi anni, ho sempre faticato a stargli dietro.
Ha amato il mare appassionatamente, lui che da buon piemontese, per educazione e
abitudini di famiglia, con il mare non aveva bazzicato molto durante l’infanzia. Sembra strano a dirsi ma Paolo non era certo un gran nuotatore e ricordo ancora, con un sorriso di affetto e nostalgia, le “lezioni di tuffi” dal ponte della nostra barca, che gli venivano impartite da noi, i suoi amici, e a cui lui si sottoponeva con rassegnazione con risultati assolutamente comici per tutti coloro che gli stavano intorno.
Ma è stato un Marinaio vero, uno dei migliori che io abbia mai conosciuto, esperto e rispettoso del mare, con il bel tempo o con la burrasca ha condiviso con me, e non solo, ben più di vent’anni di esperienze ed avventure.
Entusiasta e trascinatore, ha fatto del mare una parte importante della sua vita, che si trattasse di regatare in competizioni di livello nazionale, o di organizzare memorabili navigazioni in flottiglia per le vacanze con i suoi amici più stretti, dentro e fuori il mar Mediterraneo, oppure di trasmettere la sua passione e competenza per il mare e la vela a molte centinaia di allievi, collaborando come volontario con la Sezione di Milano della Lega Navale Italiana e soprattutto con il suo amato CVC, il Centro Velico di Caprera, come istruttore prima, e come rappresentate eletto nel consiglio direttivo poi, sino a ricoprire la carica di Presidente.
Nelle tante fotografie che lo ritraggono, molte lo mostrano al timone della sua amata barca H2ONE, assorto e concentrato, ma col viso sereno di chi si sente in pace con sé stesso, mentre ascolta il vento nelle vele.
È così che voglio ricordarti Paolo, amico di una vita. Il vuoto che hai lasciato non sarà mai colmato.
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